venerdì 3 febbraio 2017

Il suicidio


Per suicidio si intende dire l'atto col quale una persona si procura volontariamente e consapevolmente la morte. Il suicidio è il gesto autolesionistico più estremo tipico in condizioni di grave disagio o malessere psichico, in particolare in persone affette da grave depressione e/o disturbi mentali di tipo psicotico. Essi possono essere determinati anche da cause o motivazioni strettamente personali, ovvero eventi ben pratici quali particolari situazioni esistenziali sfavorevoli, condizioni economiche e sociali, delusioni amorose, condizioni di salute o di estetica, mobbing familiare, derisioni e bullismo.
IL SUICIO DI ELLEN WEST


Ellen West nasce nel 1888 da una famiglia ebraica, ricca e tedesca. Non aveva un identità precisa, ma era nota come una malata di mente. 
Il marito Karl descrive un episodio di una giornata particolare di Ellen, nella quale tutte le sue difficoltà sembravano scomparse. Quella sera si fece portare del tè a letto e vi mise all'interno del veleno. La mattina del 5 aprile 1921 il marito la trovò morta per l'ingestione di barbiturici e morfina in alte dosi. 
Ellen, entrò nella clinica di Bellevue il 14 gennaio, e fu dimessa il 30 marzo dello stesso anno. Alla dimissione esisteva la possibilità del suicidio, che era attesa sia dal dottor Ludwig Binswanger che dal marito della donna. Il suicidio è stato definito assistito dal dottor Hoche in una lettera a Binswanger, poiché se il marito non avesse messo a disposizione il veleno, ma l'avesse iniettato, allora si sarebbe trattato di un assassinio su richiesta. 
Furono trovati poi diari riferiti all'anno del suicidio ed emerge una figura di donna intelligente, che scrive poesie e annota i suoi sogni tra cui il desiderio di morte noto già dall'infanzia, espresso dai tentativi di suicidio oppure dal disturbo anoressico. 
Nel 1920 Hans Von Hattingberg applicava su Ellen una terapia di sostegno dedicata alla sua schizofrenia e nel suo studio, tentò lei il suicidio. 
Il suo suicidio rappresenta la situazione insopportabile a causa della schizofrenia incurabile.

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