lunedì 27 marzo 2017

Comunicazione e linguaggio

CHE COSA È LA "COMUNICAZIONE" E PERCHÈ SI COMUNICA
La comunicazione è uno scambio di messaggi. Gli esseri viventi comunicano con mezzi diversi: la voce, i gesti, la postura del corpo, i movimenti, ecc...
Comunicare è un attività fondamentale che ci garantisce l'adattamento all'ambiente, per segnalare un pericolo, indicare la presenza di cibo e così via.
Nella specie umana la comunicazione è particolarmente complessa.
Per gli esseri umani comunicare è un esigenza quotidiana che richiede competenze che ciascuno di noi sviluppa nel corso della vita.

domenica 12 marzo 2017

Le mappe cognitive e l'apprendimento latente di Tolman

Lo psicologo statunitense Edward Tolman ha rivisto le tesi di Watson e di Skinner , accogliendo influenze dalla Gestalt e dalla psicoanalisi. Tolman afferma che tra lo stimolo e la risposta agiscono nella nostra mente le variabili intermedie e possono essere cognitive o motivazionali. Egli valorizza il ruolo della soggettività e della mente e i concetti di coscienza: perciò parla di comportamento direzionale.
Il caso dei comportamenti esplorativi: un animale esplora un territorio in modo disinteressato e memorizza la collocazione delle fonti del cibo. Tolman ha svolto esperimenti nei cosiddetti labirinti di apprendimento , dove alcuni ratti erano liberi di esporre l'ambiente. Nel momento in cui è stato collocato il cibo in un punto del labirinto, i ratti l'hanno trovato facilmente. 
Attraverso le esplorazioni costruiamo le mappe cognitive, quello che Tolman chiama apprendimento latente: una raccolta di informazioni utili in futuro e pronte ad essere utilizzate. La posizione di Tolman è definita sia neocomportamentismo sia precognitivismo.

Il condizionamento operante di Skinner

I casi analizzati da Pavlov e Watson sono semplici riflessi e comportamenti rispondenti, con le quali non si apprendono nuove capacità. Lo psicologo statunitense Burrhus F. Skinner ha ripreso e organizzato in modo più complesso le teorie di Watson e di Pavlov proprio per capire come si acquistano nuove capacità. Egli si è occupato soprattutto dei comportamenti operanti che si basano su una sequenza ben definita di azioni, che dobbiamo imparare a svolgere nell'ordine corretto. Per capire come si strutturano questi comportamenti egli hai elaborato la Skinner box
  • All'interno dei una gabbietta un piccione o un ratto, abbassando casualmente una levetta ottengono il cibo. L'animale sarà così condizionato a premere di nuovo la levetta per poter mangiare: ma, in questo caso, l'operazione non sarà più casuale bensì consapevole.






Questa forma di apprendimento è chiamata apprendimento per rinforzo. Il comportamento giusto riceve un rinforzo positivo, ovvero il cibo. Il comportamento sbagliato viene "punito" con un rinforzo negativo, ossia la mancata somministrazione di cibo. La caduta del cibo rappresenta l'evento rinforzante; l'abbassamento intenzionale della levetta è chiamato operante rinforzato. Questo processo di condizionamento viene chiamato operante
Da questi esperimenti Skinner ha tratto la conclusione che il comportamento è il frutto di un modellamento operato dall'ambiente: anche quella di Skinner è dunque una forma di ambientalismo

Il comportamentismo di Watson

I risultati ottenuti da Pavlov sono stati applicati dallo psicologo statunitense John Watson più in generale al comportamento. Dai suoi studi è nato il comportamentismo, una corrente di pensiero secondo la quale il comportamento è il frutto di un condizionamento dell'ambiente. Anche questa è una forma di condizionamento classico. 
E' rimasto famoso l'esperimento sul piccolo Albert nel 1920:
  • Mentre Albert gioca con un topolino bianco, Watson e sua moglie Rosalie provocano un forte rumore.
  • Albert, spaventato dal rumore, grida.
  • Successivamente Albert grida alla sola vista del topolino bianco.
  • In seguito Albert generalizza la risposta e si spaventa in presenza di altri animali dal pelo bianco o addirittura di oggetti lanosi e bianchi.
Sulla base di esperimenti come questo l'apprendimento è considerato un processo automatico: le risposte sono comportamenti meccanici frutto dell'abitudine. Questa posizione è definita ambientalista, perché la "natura" degli esseri viventi sarebbe completamente plasmata dalle situazioni nelle quali essi vivono.


L'esperimento di Pavlov e i riflessi condizionati

Allo studio del riflessi condizionati ha dato impulso il fisiologo ed etologo Ivan Pavlov, rappresentante della riflessologia russa.
E' rimasto famoso il suo esperimento sulla salivazione del cane:

  • In primo momento Pavlov aziona un campanello e non rileva nessuna secrezione salivare nel cane.
  • Successivamente fornisce al cane una porzione di carne e, in secondo una risposta naturale, il cane inizia a salivare.
  • Pavlov associa quindi somministrazione di cibo e suono del campanello: ogni volta che il cane riceve cibo, il campanello viene azionato.
  • Da quel momento e per un certo periodo di tempo il cane saliva al solo suono del campanello, pur non ricevendo il cibo. 
Il cane è stato condizionato a rispondere a uno stimolo e questo tipo di risposta è un riflesso condizionato. Il termine condizionato segnala un'associazione nuova tra stimolo e risposta, al contrario incondizionato segnala una risposta naturale e innata. 
In questo esperimento il cibo è lo stimolo incondizionato e la salivazione di fronte al cibo è la risposta incondizionata, mentre il suono del campanello è lo stimolo condizionato e la salivazione in risposta al suono è la risposta condizionata.
Emergono inoltre due risultati:

  1. La generalizzazione, cioè l'estensione di una certa risposta a stimoli diversi, ma simili a quelli che l'hanno provocata in origine.
  2. L'estinzione, perché  la risposta condizionata scompare  e ricompare in minor tempo.
Il fenomeno scoperto da Pavlov viene chiamato condizionamento classico ed è una forma estremamente semplice di apprendimento

I riflessi innati

L'apprendimento è il mezzo con cui gli esseri umani imparano le proprie conoscenze e sviluppano le proprie capacità. Gli esseri umani nascono quasi del tutto privi di conoscenze innate. Le poche conoscenze istintuali di un neonato sono riflessi innati che sono risposte fisiologiche, non apprese, a uno stimolo. Alcuni di questi sono fondamentali per la nutrizione, i quali sono:

  • Riflesso di suzione: il neonato tende a succhiare un dito che viene avvicinato alle sue labbra, come se fosse il capezzolo della madre.
  • Riflesso di ricerca: per la stessa ragione volge la testa in direzione del lato della bocca che viene sfiorato.
  • Riflesso di crawling: quando viene adagiato nel letto piega le gambe e inizia strisciare in avanti.
Altri riflessi svolgono una  funzione protettiva:

  • Riflesso "battito delle palpebre": il neonato chiude gli occhi quando sente un rumore forte o viene colpito da una luce intensa. 
  • Riflesso di prensione: la suo mano si chiude afferrando ciò che lo stimola.
Ci sono altri riflessi la cui funzione non è del tutto chiara:

  • Riflesso di marcia: sollevato, ma con i piedi a contatto di una superficie, il bambino simula alcuni passi.
  • Riflesso di Moro: quando il bambino è lasciato cadere a pancia in su, spalanca le braccia come reazione di spavento.
Nel corso degli anni gli esseri umani sviluppano altri riflessi per mezzo dell'apprendimento e anch'essi diventano risposte automatiche di fronte a determinati stimoli.

venerdì 10 marzo 2017

Stella (film)

TITOLO ORIGINALE: Stella
GENERE: Drammatico, commedia
ANNO: 2008
PAESE DI PRODUZIONE: Francia
PERSONAGGI:
  • Stella
  • Gladys
  • Geneviève
  • Roselyne, la madre di Stella
  • Serge, il padre di Stella
  • Alain Bernard
  • Loïc
  • Bubu
TRAMA:

Stella, una ragazzina dei quartieri operai, viene ammessa a frequentare il primo anno di una prestigiosa scuola media, dove si trova come un pesce fuor d'acqua finché non conosce Gladys, la prima della classe, amica per errore e per fortuna. 
Prima che Gladys le offra le parole che le mancano, Stella è cresciuta con i testi del juke-box, per casa un rumoroso bar di periferia e per famiglia una schiera di disadattati e alcolisti. Nonostante la disastrosa situazione famigliare, Stella riesce ad affrontare l'anno e viene ammessa alla classe successiva.