domenica 12 marzo 2017

L'esperimento di Pavlov e i riflessi condizionati

Allo studio del riflessi condizionati ha dato impulso il fisiologo ed etologo Ivan Pavlov, rappresentante della riflessologia russa.
E' rimasto famoso il suo esperimento sulla salivazione del cane:

  • In primo momento Pavlov aziona un campanello e non rileva nessuna secrezione salivare nel cane.
  • Successivamente fornisce al cane una porzione di carne e, in secondo una risposta naturale, il cane inizia a salivare.
  • Pavlov associa quindi somministrazione di cibo e suono del campanello: ogni volta che il cane riceve cibo, il campanello viene azionato.
  • Da quel momento e per un certo periodo di tempo il cane saliva al solo suono del campanello, pur non ricevendo il cibo. 
Il cane è stato condizionato a rispondere a uno stimolo e questo tipo di risposta è un riflesso condizionato. Il termine condizionato segnala un'associazione nuova tra stimolo e risposta, al contrario incondizionato segnala una risposta naturale e innata. 
In questo esperimento il cibo è lo stimolo incondizionato e la salivazione di fronte al cibo è la risposta incondizionata, mentre il suono del campanello è lo stimolo condizionato e la salivazione in risposta al suono è la risposta condizionata.
Emergono inoltre due risultati:

  1. La generalizzazione, cioè l'estensione di una certa risposta a stimoli diversi, ma simili a quelli che l'hanno provocata in origine.
  2. L'estinzione, perché  la risposta condizionata scompare  e ricompare in minor tempo.
Il fenomeno scoperto da Pavlov viene chiamato condizionamento classico ed è una forma estremamente semplice di apprendimento

Nessun commento:

Posta un commento