giovedì 18 maggio 2017

L'apprendimento del linguaggio

Occorre molto tempo perché il bambino arrivi a modulare correttamente i suoni e a selezionare quelli della lingua del paese in cui vive e la sua pronuncia non è un fatto innato o ereditato.
Fasi di sviluppo del linguaggio:

  1. Alla nascita il bambino è in grado di pronunciare due tipi di suoni: suoni vegetativi, come singhiozzi e starnuti, e suoni vocalici, come gemiti e gridi. Successivamente hanno inizio le vocalizzazioni, con le quali il bambino controlla il respiro in modo da produrre un certo movimento delle corde vocali.
  2. A 2 mesi emette il verso del tubare, ovvero suoni simili a consonanti.
  3. Intorno ai 5-6 mesi ha inizio la fase della lallazione, ovvero la ripetizione variata di più sillabe, come mamma (ma-ma) e papà (pa-pa) e probabilmente quando emette questi suoni si sta esercitando e non sta ancora chiamando i genitori. In seguito alle riposte dei genitori, assocerà quelle combinazioni di suoni alle due figure parentali e i suoni diventeranno parole.
  4. Tra i 12-18 mesi arriva alle prime parole ed è la fase del linguaggio olofrastico, costituito da parole singole che racchiudono un'intera frase.
  5. Tra i 18 e i 24 mesi il bambino arriva alle frasi binarie, costituite da due parole, come "bimbo nanna".
  6. Tra i 24 e i 30 mesi il bambino pronuncia frasi di tre parole senza connettivi chiamate frasi telegrafiche.
  7. Tra i 2 e i 6 anni ci sono dei progressi sia per il numero delle parole sia per l'uso delle regole grammaticali, quindi ha compiuto un grande percorso sia fonetico (suoni), sia morfologico (strutture sintattico-grammaticali), sia sematico (significato dei vocaboli).
L'apprendimento del linguaggio ha una fase critica che va dalla nascita agli 11 anni: se in questo periodo non vengono poste le basi del linguaggio, sarà impossibile imparare a parlare e può determinare un handicap non recuperabile.

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